La psicoterapia è un intervento che va più in profondità della consulenza psicologica, ha lo scopo di curare la patologia e i disturbi di origine psichica e utilizza strumenti psicologici quali la parola, l'ascolto, il pensiero, le emozioni, la relazione con lo psicoterapeuta, ecc.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo (o un medico) che dopo la laurea, l'Esame di Stato e l'Iscrizione all'ordine degli psicologi, ha frequentato una scuola di specializzazione (riconosciuta dallo Stato) di almeno quattro anni che comprenda anche una psicoterapia personale dello psicologo stesso.
Nella realtà esistono moltissime scuole di psicoterapia, ciascuna con il proprio orientamento tecnico e teorico; ciò vuol dire che gli psicoterapeuti possono lavorare in modi differenti tra loro.
Approcci in Psicoterapia
Sarebbe dispersivo (e, forse, anche impossibile) elencare tutti gli approcci utilizzati in psicoterapia. A grandi linee, è possibile individuare alcune tra le principali categorie:
- Approcci psicodinamici;
- Approcci cognitivo-comportamentali;
- Approcci sistemico relazionali;
- Approcci umanistici, esperienziali, esistenziali, interpersonali.
All'interno di quest'ultima categoria troviamo, ad esempio, il Modello ridecisionale dell'Analisi Transazionale. Secondo questa visione esistono tre assunti fondamentali:
- ognuno è OK, in quanto ha valore e dignità come persona;
- ognuno ha la capacità di pensare;
- ognuno decide del proprio destino e queste decisioni possono essere cambiate.
A partire, quindi, dal riconoscimento della responsabilità di ciascuno di decidere della propria vita, ci si relaziona alla persona con una comunicazione aperta e una metodologia contrattuale che comporta la responsabilità congiunta (del terapeuta e del cliente) rispetto al cambiamento che si vuole ottenere.
Psicoterapia Familiare
L’ampio campo della psicoterapia utilizza modelli teorici e tecniche differenti per affrontare problemi diversi. La psicoterapia familiare si occupa di tutte le problematiche che si trova ad affrontare un nucleo familiare,quando un componente della famiglia presenta un sintomo che incide sulla serenità degli altri e, direttamente o indirettamente, la situazione che si determina crea difficoltà a tutta la famiglia.
Pensiamo, ad esempio, alle difficoltà scolastiche di un bambino, definito dagli insegnanti come “iperattivo” e pensiamo al carico emotivo della famiglia, alla quale la scuola chiede di risolvere da sola il “problema”.
I disturbi nella prima infanzia sono dei segnali per gli adulti, delle richieste d’aiuto da parte del bambino che non sa esprimere a parole il suo disagio.
Con la psicoterapia familiare, si interviene chiedendo alla famiglia di aiutare il terapeuta a capire il problema non espresso a parole.
- Dai colloqui si può far chiarezza su quale sia il vero disagio che, ad esempio, il bambino sta cercando di affrontare:
- difficoltà con i compagni,
- bullismo,
- difficoltà di apprendimento,
- dinamiche familiari da gestire diversamente,
- problemi con qualche adulto esterno alla famiglia,
- cattiva immagine di sé, ecc..
Una volta individuato il problema si interviene per aiutare il soggetto in difficoltà ad affrontarlo e superarlo.
La famiglia è fondamentale per lo sviluppo sano ed integrato della persona.
Tra i suoi componenti esistono relazioni profondissime, che servono al singolo individuo per potersi costruire come persona. Le dinamiche che ciascuno deve affrontare sono fondamentalmente due:
- nell’infanzia, sentirsi profondamente unito a questo nucleo, è il sentimento di appartenenza alla famiglia d’origine. E’ necessario per l’individuo, identificarsi con i valori familiari e sceglierli pienamente.
- nell’adolescenza/ inizio età adulta, cercare di trovare la propria unicità e individualità, mettendo anche in discussione i valori familiari.
Solo nella piena maturità la persona riesce ad integrare questi due aspetti: APPARTENENZA/SEPARAZIONEe può vivere serenamente la propria vita differenziandosi dai suoi genitori, ma senza bisogno di rinnegarli.
Tutto questo processo è molto faticoso e spesso doloroso, in alcuni casi gli individui non riescono ad affrontare senza grossi disturbi questi cambiamenti e si possono sviluppare dei sintomi che “paralizzano” la persona e creano disagio alla famiglia, si pensi all’aumento:
- degli attacchi di panico o
- di ansia generalizzata,
- all’uso eccessivo di alcool,
- ai disturbi dell’alimentazione,
- all’abbandono scolastico,
- fino ai casi più gravi, di diagnosi di gravi depressioni o psicosi.
Intervenendo sul sistema familiare con un approccio terapeutico relazionale, si aiuta il sistema famiglia a trovare le risorse utili a tutti, anche al singolo individuo, portatore del sintomo, per uscire dalla situazione di disagio.
Le sedute di psicoterapia familiare possono coinvolgere:
- tutta la famiglia;
- suoi sottosistemi: fratelli, coppia di genitori, singoli individui, a seconda delle necessità.
AFFRONTARE IL CONFLITTO.
L’approccio sistemico-relazionale si occupa di affrontare le dinamiche conflittuali nei diversi contesi osservati, dal
- contesto di un’azienda dove l’alto livello di conflitto può essere dannoso per la produzione,
- allo spazio della classe scolastica, in cui particolari dinamiche tra allievi o tra alunni ed insegnanti può creare un ambiente difficile da gestire,
- all’ambito familiare con tutte le possibili dinamiche di difficoltà,
- in modo particolare si occupa delle dinamiche conflittuali della coppia.
Psicoterapia di Coppia
La vita degli individui passa attraverso molte fasi di crescita e cambiamento, situazioni che determinano spesso delle CRISI individuali, di coppia e familiari.
La parola CRISI spaventa perché ad essa è associata l’esperienza della difficoltà e del dolore, ma è un momento di grande opportunità per la persona che, rimettendo tutto in discussione, può trovare delle soluzioni nuove, più costruttive di quelle adottate in precedenza.
La crisi della coppia può rappresentare il momento positivo di RINASCITA di una relazione, di una crescita e di un arricchimento emotivo e relazionale che non si sarebbe determinato se non ci fosse stato un momento di difficoltà e di rottura delle vecchie e ormai inadeguate dinamiche.
Le sedute di psicoterapia di coppia servono a rendere costruttivo il momento della crisi; aiutano ad evitare, in alcuni casi, che le difficoltà di comunicazione che hanno portato alla crollo della coppia, la portino alla rottura definitiva; gli incontri di terapia aiutano entrambi a cogliere la possibilità di miglioramento che si cela dietro le richieste irritanti del partner.
Quando si è coinvolti in un conflitto, si è troppo accecati dalla rabbia per vedere alcuni aspetti che invece il terapeuta, neutrale rispetto alla coppia, può cogliere ed utilizzare per la crescita emotiva di ambedue.
Anche quando la coppia è certa di non volere proseguire più insieme, gli incontri di terapia possono aiutare i due a lasciarsi senza continuare a farsi la guerra. Spesso nella separazione sono i figli quelli che pagano maggiormente le spese di una rottura non elaborata bene da parte di entrambi i genitori, e vengono utilizzati i figli per continuare ad attaccare e ferire l’ex partner.
Una sana elaborazione del lutto, legato alla perdita di una relazione importante, può aiutare tutti a ripartire positivamente per costruire un futuro più sereno.